Flieger Kappmesser Fallschirmjäger SMF Solingen Rostfrey Kreta Sicilia Cassino Paracadutisti Tedeschi FJ

Flieger Kappmesser Fallschirmjäger SMF Solingen Rostfrey Kreta Sicilia Cassino Paracadutisti Tedeschi FJ

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Fantastico pezzo di storia che ha veramente visto il campo di battaglia.

Flieger Kappmesser di I Tipo (il modello non smontabile) in dotazione ai paracadutisti tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale.

Marcato sulla lama '' SMF Solingen Rostfrey '' e '' A 5 '' alla base del chiodo.

Sulle guancette in legno il parà incise le località dove prestò servizio: Kreta 1941, Sizilien 1943 e Cassino.

Pezzo a dir poco unico!

Sono presenti vari segni d'uso e del tempo che lo rendono un ottimo pezzo per il proprio museo privato.

Cenni storici: la 1. Fallschirmjäger-Division (1ª divisione paracadutisti) fu un'unità della Luftwaffe (l'aeronautica militare tedesca) costituita da truppe paracadutiste aviotrasportate impegnata durante la campagna d'Italia della seconda guerra mondiale. Fronteggiò gli Alleati in Sicilia, a Salerno e nella battaglia di Montecassino, ritirandosi nell'autunno 1944 a Rimini, cessando quindi le ostilità nel maggio dell'anno successivo.

La 1. Fallschirmjäger-Division venne costituita nell'aprile 1943, riorganizzando la 7. Flieger-Division operante sul fronte orientale. Per un'altra fonte invece l'unità prese vita il 1º maggio in Francia. In ogni caso, alla fine di maggio, si trovava nella zona di Flers, presso Avignone, come parte della riserva del gruppo d'armate D, infine, poco dopo sul fronte italiano, per difendere la Sicilia dallo sbarco alleato.

Il Fallschirmjäger-Regiment 3 (3º reggimento paracadutisti) in forza alla divisione si lanciò il 12 luglio in Contrada Passo Martino, prendendo parte alla battaglia del Simeto e fra Agnone Bagni e Lentini. Il reggimento fu l'ultima unità tedesca ad abbandonare l'isola italiana, il 17 agosto. Il Fallschirmjäger-Regiment 4 fu invece impegnato contro i reparti della quinta armata statunitense sbarcati a Salerno in settembre, ritirandosi poi assieme al resto della divisione verso nord, offrendo una tenace resistenza a Montecassino dal gennaio al maggio 1944, venendo soprannominati dagli Alleati "diavoli verdi".

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